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martedì 3 dicembre 2013

Cerco lavoro disperatamente

L’argomento di cui parlo più spesso è la ricerca del lavoro. Con i miei amici non parliamo d’altro, praticamente. E mi è venuta voglia di scrivere questo post per raccontarvi l’avventura di un’amica, laureata in giurisprudenza da ormai un paio d’anni e che ha scelto di non fare il praticantato: “ti fanno fare le fotocopie per due anni, ti sottopagano e lavori un mare di ore al giorno”. Tutte cose, per altro, verissime per la maggior parte dei praticanti. Mi fa sempre ridere, a proposito di questo, un ragazzo che seguo su twitter e che ogni sera condivide con i suoi followers ciò che ha fatto nelle 10 ore precedenti. Ieri, per farvi capire, ha imparato ad usare uno scanner a colori, due giorni fa ha preparato i caffè e fotocopiato tutte le pratiche… ma la soddisfazione più grande l’ha avuta una settimana fa, circa: ha impacchettato tutto il giorno MontBlanc che verranno regalate ai clienti per Natale. Era felicissimo: al mattino non sapeva nemmeno tagliare la carta da regalo, la sera l’avvocato si è complimentato con lui perché aveva fatto degli splendidi pacchetti!
Vabbè…tornando alla mia amica, qualche mattina fa, ha cominciato la solita giornata di colloqui e selezioni per una grande multinazionale: colloquio di gruppo, colloquio individuale ed il tipico “le faremo sapere” arrivato nel pomeriggio.
Ovviamente non ha più saputo niente. Ed anche questo è piuttosto ridicolo. Un giorno mi ha chiamato e quasi piangeva dalla gioia. Pensavo che qualche azienda l’avesse presa…lei mi dice: “mi hanno risposto…ma hai capito che mi hanno risposto??? Secondo te devo mandare una mail in cui ringrazio per avermi risposto??”. Io: “ma ti hanno presa?”. “No, figurati…ma mi hanno risposto!!! Mi hanno scritto per dirmi che non ero idonea!!”. In questo mondo, basta esser cortesi per rendere felice qualcuno.
La multinazionale, invece, non le ha dato nemmeno questa soddisfazione! Il problema sta nel fatto che la mia amica, avendo praticamente aspettato tutto il giorno prima di poter fare il colloquio individuale, ha scambiato il suo numero di cellulare con un’altra concorrente (!) e, sentendo quest’ultima, ha scoperto che lei ha sostenuto il colloquio con il megacapo subito dopo quello individuale. A quel punto ci siamo fatti una domanda: ma se avevano già deciso che non l’avrebbero presa (dal momento che non le hanno proposto l’ultimo step del percorso ad ostacoli subito), perché dirle che verrà ricontattata? Perché cazzo lasciare delle speranze ad una ragazza che ha voglia di lavorare? E perché far crescere delle aspettative in ragazzi competenti che in questa fase soffrono? Perché una società che dice di avere come valore base “il buon esempio” si permette di fare queste cose?
Resto allibito. Forse le persone, piuttosto che prendersi la responsabilità di vedere la delusione sul volto di qualcuno, lasciano in sospeso ed in questo modo creano delle false speranze in chi cerca disperatamente di guadagnarsi la dignità che è propria di ogni lavoratore e che questo paese non sa offrire.

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