Cerca nel blog

domenica 3 novembre 2013

L'emozione del primo post

Era da tempo che pensavo di scrivere un blog. Ho sempre raccolto i miei pensieri più intimi su fogli sparsi un po' ovunque e, dopo averli riempiti di getto, sono sempre scomparsi. L'altro giorno, però, ho ritrovato un foglio che avevo scritto qualche anno fa. L'ho riletto e mi sono reso conto che la mia esperienza forse può essere d'aiuto a qualcuno. Forse l'esperienza di tutti può essere utile agli altri, ma sono abbastanza presuntuoso da essere convinto che la mia possa essere un po' più utile. Sono gay e mi sono dichiarato alla mia famiglia ormai 6 anni fa e per tutto questo tempo che ho fatto? Ho vissuto cercando di dimostrare al mondo di essere come tutti gli altri. Non è facile, ho faticato molto, ma giorno per giorno mi sono costruito una mia dimensione e ho lavorato in modo tale da essere quello che sono oggi: un ragazzo felice ed orgoglioso di me.
Per anni ho pensato che fosse giusto così: alla fine la colpa era mia e dovevo vivere di rimorsi e cercando di giustificare sempre le mie azioni. Oggi, invece, so perfettamente che tutto ciò è sbagliatissimo. Io non ho fatto niente di male a nessuno. Ho i capelli castani e sono gay. Il dover dimostrare qualcosa agli altri è una violenza psicologica del tutto illogica. In questo senso credo che queste parole possano essere utili: tutti coloro che oggi si comportano come mi comportavo io fino a qualche mese fa, potrebbero leggere queste parole e trovare in esse, magari, un appoggio, un suggerimento, una voce amica. Mi piacerebbe che questa pagina possa diventare un punto di confronto. Cerco di "dare il la" raccontandovi la vita normale di un normale ragazzo gay orgoglioso e fiero di esserlo.

Nessun commento:

Posta un commento